IL DOLORE PELVICO CRONICO NELLA DONNA
Il dolore pelvico cronico non è presente solo nell’uomo come spesso abbiamo detto nei blog e post precedenti.
Il dolore è un’esperienza sensoriale ed emotiva associata ad un danno tissutale effettivo o potenziale.
Nelle donne questo dolore può avere un impatto maggiore nella zona delle pelvi, più precisamente nella zona inferiore del tronco, ossia del bacino, esattamente sopra l’addome e lateralmente con gli arti inferiori ed in basso con il perineo.
Il dolore può ricordare il ciclo mestruale, la penetrazione o essere avvertito costantemente.
Il dolore cronico può modificare la percezione del dolore a livello neurologico e rendere stimoli non dolorosi molto dolorosi contribuendo così allo sviluppo di disturbi psicologici.
Altre cause potrebbero manifestarsi provocando irritabilità all’intestino o contratture nella muscolatura perineale.
Il dolore pelvico cronico è ritenuto una sindrome perché comprende differenti sintomi nell’area perineale e pelvica e deve essere in corso da almeno sei mesi.
Tra i più frequenti ricordiamo la vulvodina e vestibolodinia, prostatite cronica e prostatodinia, cistite abatterica, sindrome della vescica dolorosa, sindrome uretrale, dispareunia (rapporto sessuale doloroso), sindrome dell’elevatore dell’ano, coccicodinia e nevralgia del pudendo.
IL DOLORE PELVICO CRONICO NELL’UOMO
Nell’uomo, il dolore si localizza nella zona del basso ventre, del pene, dei testicoli e del perineo, con possibili irradiazioni a livello lombare, inguinale, sovrapubico, sacrococcigeo e alla radice delle cosce ed è un disturbo invalidante, a tal punto da ridurre la fertilità e a modificare la qualità della vita di coppia e non del paziente.
In attività sessuale la muscolatura del pavimento pelvico si contrae e il sangue pompa all’interno del pene aumentando la pressione intracavernosa che mantiene lo stato di erezione causando dolore e infiammazione.
Il dolore può raggiungere un livello anche insopportabile con fitte lancinanti e questo si amplifica durante lo svuotamento e riempimento vescicale, la defecazione, l’erezione e l’eiaculazione.
In alcuni casi una postura scorretta o prolungata nel tempo può amplificare e lo stato doloroso .
Il dolore pelvico cronico è una patologia in largo aumento e colpisce una fascia di età molto ampia, dai 18 agli 80 anni.
Le cause è possibile classificarle in 4 tipologie:
- genito-urinarie: uretrite, prostatite, colica renale, ernia inguinale, cancro alla prostata o alla vescica, gonorrea e sifilide;
- gastrointestinali: infezioni, infiammazioni e tumori intestinali;
- neurologiche: ansia, depressione ed eccessivo stress;
- muscolo-scheletriche: stiramento muscolare acuto o lacerazioni inguinali e perianali, pubalgia e alterazioni posturali.
Sia per l’uomo che per la donna il trattamento osteopatico è una soluzione alternativa alla medicina convenzionale che non prevede quindi l’uso di farmaci e i suoi benefici sono prolungati nel tempo .
Per saperne di più leggi che cos’è l’Osteopatia:
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