Dante già lo sapeva : “Fatti non foste per viver da seduti, ma per passare una vita in movimento”:
Questa frase ci ricorda che muoversi è un atto umano e al giorno d’oggi con tutti i comfort che abbiamo spesso ce ne dimentichiamo perché la priorità nella nostra vita ormai è il lavoro ed è questo che, occupandoci la maggior parte della giornata, ci costringe a stare seduti per molte ore e soprattutto in maniera errata. Ma non è la sola cosa. Una volta terminata la giornata non pensiamo di praticare sport ma di rilassarci.
Siamo stati denominati HOMO SEDENS….ma in origine ci distinguevamo dagli animali proprio per la posizione eretta ( HOMO ERECTUS ) . la nostra è stata un’evoluzione, un’evoluzione che ci permetteva di usare sia mani che piedi, la nostra colonna vertebrale si è evoluta di conseguenza sviluppato 3 curve in una forma a “S” (due concavità a livello del collo e della zona lombare, e una convessità centrale ).
Stando molto seduti assumiamo una posizione che non rispetta la colonna vertebrale: l’ossigeno arriva peggio ai muscoli che diventano tesi, rigidi e quindi dolenti, con un fastidio che può prendere la zona lombare o tutta la parte superiore della colonna vertebrale, irradiandosi a volte verso la testa, le spalle e le braccia.
Le due lordosi, lombare e cervicale, da seduti si invertono perché con le anche flesse il bacino si raddrizza mentre la testa tende ad andare in avanti. Il peso quindi scarica di più proprio su queste due curve, non a caso i punti più spesso doloranti. La perdita della curva fisiologica, spinge i nuclei polposi dei dischi ammortizzatori che si trovano fra le vertebre verso la parte posteriore della colonna, e con gli anni ciò può provocare protrusioni o ernie del disco.
A peggiorare le cose, poi, c’è l’uso ormai smodato dei cellulari, che ci porta a piegare ancora di più la testa in avanti: questa pesa circa quattro chili, tenerla sempre flessa comporta un aumento del carico sulla colonna cervicale.
Le nuove generazioni vivono con gli occhi chini sullo smartphone, le conseguenze di tutto ciò le vedremo tra qualche anno.
Ora vediamo cosa succede al nostro corpo se manteniamo una posizione scorretta a lungo tempo:
DANNI AGLI ORGANI
Cuore e vasi: aumentano colesterolo e pressione, la circolazione peggiora e sale il rischio di malattie cardiovascolari.
Pancreas: i muscoli rispondono meno all’insulina, se ne produce di più e aumenta il rischio di diabete.
Intestino: la sedentarietà accresce il rischio di tumore al colon (oltre che a seno ed endometrio).
MUSCOLI POCO TONICI
Addominali: da seduti non si usano e questo peggiora ulteriormente la postura favorendo il mal di schiena.
Bacino: i flessori e lo psoas da seduti non estendono; la mobilità e la flessibilità di bacino e fianchi diminuiscono.
Glutei: se inutilizzati, come accade da seduti, rendono la postura eretta instabile e peggiorano la capacità di camminare
DALLE SPALLE IN SU
Cervello: l’immobilità riduce il flusso sanguigno e la produzione di sostanze benefiche per il cervello, che funziona peggio.
Collo: tenerlo flesso in avanti da seduti sollecita le vertebre cervicali provocando dolori e squilibri posturali.
Spalle: piegarsi in avanti estende i muscoli delle spalle con il trapezio, che le collega al collo, provocando indolenzimento
SCHIENA E GAMBE
Colonna vertebrale: stando fermi a lungo il collagene che supporta tendini e legamenti si indurisce, la schiena diventa poco flessibile e più soggetta a traumi.
Dischi fra le vertebre: perdono elasticità, aumenta la probabilità che si formi un’ernia.
Gambe: la circolazione peggiora, il sangue ristagna e si possono gonfiare le caviglie o avere vene varicose
L’Osteopatia è in grado di curare la maggior parte di queste problematiche.
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Dott. Germano Giorgio
