MAL DI SCHIENA, INTESTINO E OSTEOPATIA

Quest’anno diversi studiosi hanno pubblicato su European Spine Journal uno studio sui legami tra disbiosi, processi degenerativi del disco intervertebrale (IDD) e mal di schiena (LBP).

A seconda della composizione del microbioma ed i suoi mataboliti associati è possibile comprendere i cambiamenti nei pazienti con IDD e regolare il mal di schiena.

In questi ultimi anni la scienza medica sta scoprendo la presenza di assi funzionali nel nostro organismo che sembrerebbero essere la causa dei problemi all’intestino.

Sono stati confrontati la composizione microbiomica di un campione di individui con dischi intervertebrali (IDV) sani ed un gruppo di individui con IDV degenerati ed erniati. Il risultato è apparso nettamente differente.

Questo è determinante per la comprensione dei meccanismi patologici ed involutivi dello sviluppo osseo e anche di quello del disco intervertebrale. ( IDD )

Alcuni batteri come i Firmicutes, Actinobacteria e Saccharopolyspora sono apparsi in maggiore quantità nei soggetti con IVD normale; questo significa che la barriera intestinale funziona regolarmente ed è protetta.

Al contrario nei pazienti con IVD degenerati ed erniati sono risultati attivi gli agenti patogeni Bacillus coagulans e bacillus clausii, spesso presenti nelle fratture ossee, infezioni articolari, meninginte ed endocardite.

Altri ceppi presenti in alcuni pazienti con in atto azioni infiammatorie o infezioni subcliniche, sono stati lo Pseudomonas veronii, Pseudomonas stutzeri e Streptococcus anginosus. Per questo motivo si pensa sia collegato alla degenerazione discale.

58 specie batteriche sovrapposte tra gli idv e l’intestino e 29 specie diverse tra ivd e la pelle significano che c’è una stretta correlazione tra il microbioma ivd e il microbiota intestinale e che alcuni ceppi batterici infiltrandosi nei ivd possono generare idd.

Quando è in corso una disbiosi intestinale, la barriera epiteliale si indebolisce e lascia penetrare grandi quantità di citochine pro-infiammatorie che possono riversarsi nel flusso sanguigno e migrare verso gli IVD portando a un ulteriore distruzione della matrice extracellulare, alla degradazione del collagene e alla produzione di chemochine.

L’Osteopatia coglie velocemente questa relazione e agisce con delle tecniche dolci sulla struttura intestinale aiutando così a ripristinare la corretta vascolarizzazione dell’organo e ad eliminare la contrattura muscolare che aveva generato il mal di schiena.

 

APPROFONDIMENTI:

https://doi.org/10.1007/s00586-022-07152-8
https://doi.org/10.1002/art.41780
doi: 10.1177/1759720X21996973
https://doi.org/10.1016/j.autrev.2013.06.006

 

 

Dott. Germano Giorgio