Si contano 9 casi su 10 affetti da “vertigine cervicale“ così denominata Ryan e Cope dagli studi effettuati.
Una sindrome esistente già da due secoli ma che solo dal 1950 viene presa in considerazione.
Esiste una relazione tra traumi, dolore al collo, vertigini e perdita di equilibrio.
La sensazione è quella dello spostamento del corpo rispetto all’ambiente o dell’ambiente rispetto al corpo, come l’instabilità, ed è possibile ricondurlo alle vertebre cervicali.
Per questo si parla di :
- Vertigine propriocettiva
- Vertigine cervicogenica
- Sbandamento cervicale
PROBLEMATICHE LEGATE ALLO SBANDAMENTO
Non sono ancora certe ma la compressione vascolare e gli input propriocettivi alterati dalla colonna cervicale superiore sono elementi che si ritengono essere il problema scatenante.
Un ridotto afflusso di sangue porta ad una carenza di ossigeno, di glucosio e di altre molecole che modificano il corretto svolgimento delle funzioni del cranio. Per questo il paziente potrebbe manifestare una sensazione di sbandamento.
I segnali che il cervello trasmette al corpo sono di fondamentale importanza per la stabilità ed equilibrio della persona.
Possono essere alterate le risposte muscolari che arrivano dagli occhi, dalla posizione assunta in quel momento, soprattutto se prolungata, e dalla mobilità in generale.
Sintomi di sbandamento che potrebbero durare ore o minuti e sono strettamente correlati con il dolore al collo.
Anche chi subisce un trauma, come il colpo di frusta, solitamente lamenta dolori cervicali e sensazioni di sbandamento.
E’ molto difficile capire l’origine del problema poichè anche altre cause mediche possono contrastarne l’esito; per questo è importante fare un’attenta analisi con professionisti qualificati.
QUANDO RECARSI DAL MEDICO
Se si avvertono di frequente sensazioni di vertigini associati o non a mal di testa, se si avvertono disturbi dell’equilibrio come una sensazione di galleggiamento o di difficoltà a camminare stabilmente , se si avverte anche della perdita di udito o senso di stordimento e difficoltà a dormire è importante recarsi da uno specialista.
La diagnosi è spesso controversa perchè non esiste un approccio terapeutico standard.
E’ possibile recarsi dall’otorinolaringoiatra, dall’ortopedico, dall’osteopata e da molti altri ancora.
L’approccio osteopatico grazie alle sue manipolazioni riesce a capire l’origine del problema e ad intervenire ripristinando il naturale equilibrio della persona.
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