CHE COS’E’

L’osteoartrite è la malattia articolare più comune al mondo. 

Nelle popolazioni occidentali è una delle cause più frequenti di dolore , perdita di funzionalità e disabilità negli adulti. 

Evidenza radiografica di osteoartrite si verifica nella maggior parte delle persone dai 65 anni di età e in circa l’80% di quelli di età superiore ai 75 anni.

Negli Stati Uniti è seconda solo alla cardiopatia ischemica come causa di disabilità lavorativa negli uomini con più di 50 anni di età e rappresenta più ricoveri rispetto all’artrite reumatoide ogni anno. 

Nonostante questo impatto sulla salute pubblica, l’Osteoartrite rimane una condizione enigmatica per l’epidemiologo. 

CARATTERISTICHE DELL’ARTRITE

Esistono due tipi di artite: quella Degenerativa e quella reumatoide.

L’artrite degenerativa o OSTEOARTHRITIS è solitamente localizzata in un sito specifico come i fianchi, le ginocchia o la colonna vertebrale. Le sue caratteristiche classiche di dolore, rigidità e mobilità limitata possono spesso essere alleviate e migliorate con un trattamento osteopatico qualificato.

L’artrite infiammatoria come l’ARTRITE REUMATOIDE è generalmente una malattia sistemica che colpisce non solo le articolazioni ma tutto il corpo.

L’artrosi produce dolore, rigidità e spesso deformità. L’osteopatia può essere utile in aggiunta ai farmaci.

La degenerazione della cartilagine è dovuta a un fattore di invecchiamento ed ereditario mentre l’artrite infiammatoria si propaga sull’intero organismo.

IL TRATTAMENTO OSTEOPATICO

Il trattamento osteopatico non è doloroso, mira a dare sollievo con delicate manipolazioni e il paziente sentirà da subito un miglioramento.

E’ possibile che l’osteopata consigli degli esercizi da  fare a casa per ridurre lo spasmo muscolare  e richieda maggiori esami da fare.

L’osteopatia a differenza delle altre pratiche mediche si concentra sull’individuo e non su azioni generiche.

Bibliografia:

Osteoartrite: epidemiologia, Nigel Arden MSc, MD MRCP Michael C. Nevitt PhD , Volume 20, numero 1 , febbraio 2006 , pagine 3-25